martedì 31 luglio 2012

Foto su LOWRIDE di Agosto

Il mio vecchio amico ha avuto la brillante idea di aggiungerne anche una con il mio faccione...La tiratura del numero di agosto avrà un'impennata considerevole.... hahahahaaaa
Mia anche la foto di copertina della sezione "CLUBHOUSE".
A presto in moto bros.



lunedì 23 luglio 2012

Amarcord primi anni 90

Questo il mio glorioso mezzo di quegli anni... Se la trovassi a poco la ricomprerei e trasformerei in una cafe racer molto english come dico io. Codino, monosella, manubrio corto e basso...






sabato 14 luglio 2012

venerdì 6 luglio 2012

Libertà in saldo




Io non mai capito che diavolo c’entri l’inflazionatisima parola “libertà” con il mondo biker. La leggo e sento spessissimo: riviste, pubblicità, parole tra amici e chiacchiericcio al motoraduno di turno sono i contesti ideali per sentirla ridondare. Non vorrei suonare dissacrante ricordando, a mia memoria, personaggi e ragioni storiche per cui questo vocabolo è stato usato, ma credo che Martin Luther King, Ghandi, Nelson Mandela e altri eroi del nostro tempo siano “un attimino” più legittimati, nella nostra epoca,  ad essere ricordati, e quindi avvicinati, ad una parola così importante e meritevole di estremo rispetto.
Allora perché in moto bisognerebbe sentirsi più liberi…? Perché non si è chiusi dentro un abitacolo? Non credo, penso ci si possa sentire altrettanto liberi in macchina con una generosa dose di aria condizionata e musica ad alta fedeltà dolcemente diffusa dall’impianto audio, che ci regala piacevolissime sensazioni durante la nostra scampagnata. Allora magari perché si viaggia con il vento in faccia…? No dai… allora vado in cesso mi attacco il phon a cannone sulla faccia tutto il giorno e, nel caso bastasse la brezza, a quel punto sarei l’uomo più fausto del condominio, e ciò, credetemi, sarebbe già un dignitosissimo risultato. La moto donerebbe più libertà magari per il fatto che si possono saltare file od ostacoli e fare strade che con quattro ruote non sarebbero percorribili? Ma no perchè allora è vero anche il contrario, in quanto ci sono tratte che puoi fare esclusivamente in macchina e con condizioni atmosferiche impossibili alla moto che legittimerebbero l’automobilista a sentirsi dannatamente più “libero” rispetto al motociclista. Non ci siamo… Non è una questione di mezzo e di meccanica.
Ma allora perché continuo ad imbattermi in questo termine quando di mezzo ci sono le forcelle ed i due cilindri? Mah…
La realtà è che la libertà non è solo una condizione (fortunatamente) ma è anche un concetto, un principio, un proposito, una concezione e talvolta anche un’astrazione. E allora conta il SENTIRSI tali e chi se ne frega con quante ruote e quanta aria sulla faccia. Basta con gli stereotipi inutili del mondo custom (che adoro peraltro), basta con le parole spese a vanvera. A Hollister successe quel che successe per ragioni storico/politiche che non hanno, ora, più ragion d’essere: la società bacchettona e noiosa di sessanta e rotti anni fa non esiste più. Non abbiamo fatto il Vietnam e non abbiamo bisogno di ubriacarci creando disordini su due ruote organizzandoci in club rivoltosi per combattere la nostra emarginazione e per urlare al mondo lo schifo e la disperazione della guerra, delle ingiustizie.
Datemi retta, la cosa importante è liberarsi dallo stereotipo.
Questa è libertà.


martedì 3 luglio 2012

Cuoca della club house


Dopo la cenetta dell'altra sera non ho dubbi su chi sarà la cuoca (generosamente pagata in birre) della 1811 club house..