mercoledì 30 maggio 2012

Ogni scarrafone..


                                                                       

Molti anni fa passai qualche settimana a Manhattan per frequentare il Drummer Collective, che era, ed è ancora, una tra le scuole di batteria più rinomata nel globo, in virtù della nomea degli insegnanti.
L’esperienza nella grande mela fu indubbiamente importantissima per me,  non solo per l’aspetto tecnico-musicale, motivo per cui approdai nel nuovo mondo, ma anche, e direi soprattutto, per la favolosa miscellanea di genti con la quale venni a contatto, multiculturalità imperante dalle molteplici forme sociali, che dava luogo ad un universo di costumi, usanze e consuetudini tra le più disparate.
Uno dei miei passatempi preferiti nelle ore libere era quello di bivaccare da Sbarro in Time Square, luogo che aveva la caratteristica di avere degli sgabelli rivolti verso la parete a vetrata immediatamente adiacente al marciapiede, così da potersi gustare, insieme al mediocre trancio di pizza americano, la moltitudine di genti che passeggiava per quel crocevia, moderno centro del mondo. Ed era davvero divertente, perché si vedeva realmente di tutto: donne che passeggiavano con un pitone a mo’ di foulard, capigliature bizzarre tra le più improbabili, banchieri con abito formale e la ventiquattrore al braccio che incrociavano tizzi vestiti da Tarzan...insomma di tutto. Letteralmente. L’aspetto che più apprezzavo era l’estrema naturalezza con cui le persone esibivano il proprio aspetto, nonché la totale e reciproca indifferenza rispetto agli altisonanti altrui costumi.
Che l’abito abbia una funzione sociale non sono certo io a scoprirlo, così come vestirsi fuori moda è, in fondo, una moda stessa in alcuni ambienti. L’abbigliamento e ancor più il life-style sono espressione del proprio universo interno, del proprio carattere, del proprio modo di comunicare.
Come allora a NY, in qualsiasi moto-raduno o ritrovo sotto l’egida del “Bar and Shield” io mi trovi, mi diverto a bere una pinta di birra osservando il variegato, stimolante e modaiolo universo del mondo biker. Le fogge sono meravigliosamente eterogenee. C’è il professionista benestante di turno a cavallo dell’Electra, che fa bella mostra dei jeans strappati modello “del sabato sera” corredati di catena, oltre che della maglietta col teschio e Hogan ai piedi, calzatura sapientemente indossata come duro e scoraggiante monito per ricordare l’estrazione sociale e il relativo status, o presunto tale. C’è l’Harley-hentusiast, con tanto di braccio sacrificato al tatuaggio del famoso logo, perpetua e votiva marcatura a fuoco che ne farà un endorser dei divini bicilindri fino alle porte del paradiso. C’è il finto trasanda, con barba incolta, bandana e camicia a quadri rossi (attenzione: look “finto” trasanda, ovvero  rigorosamente voluto, totalmente ricercato, decisamente costoso) a cavallo del suo chopperino “Frisco Style” monosella, replica, lui non la moto, del  biker dannato d’oltre oceano, che riempiva le cronache per le sue azzuffate e per le scorribande su mezzi rigorosamente “not street legal”, con tanto di caratteristici paesaggi californiani sullo sfondo. C’è il favoloso e simpaticissimo palestrato, spesso sovrappeso e/o pelato, inondato di teschi stampati sulle potenti e voluminose volte muscolari, con l’espressione truce e intensa come fosse un Caronte del nuovo millennio, che, con la sua Street Glide dall’impianto stereo vomitante note a cannone, traghetta orde di arlisti verso infuocatissimi run. Inutile sottolineare, come ben tutti sappiamo, che sotto le vesti di quest’ultimi si celano le anime più tenere e indulgenti, a dispetto del look così aggressivo e bellicoso. Ci sono, infine, i collezionisti di patch, che girano come alberi di Natale pieni zeppi di “attestati di partecipazione”, dal run conosciuto alla sagra del tortello, stemmi  splendidamente esibiti come per rivendicare a gran voce quell’ “io c’ero” che fa tanta fratellanza, un po’ come i marines quando piantarono la bandiera americana a Guam dopo aver sconfitto i Giapponesi.
Attenzione, in questo caleidoscopio di costumi e colori mi ci metto anch’io, perché è cosi che funziona l’ambiente biker, con gli stereotipi e le esasperazioni proprie di ogni aggregazione: ognuno con la propria maniera di esserci e di condividere il comune interesse. D’altra parte si chiama “raduno” proprio per questo.
E allora che ognuno sia quello che vuole essere con buona pace di tutti. In fondo è proprio vero che “ogni scarrafone è bello a mamma soja”. 
Ed ancor più quando la genitrice è di Milwaukee.

sabato 26 maggio 2012

Sirmione run



Ottimo run nel basso Garda.

Uomini senza volto





moto di merda



Bingoooo!! Un'altra cosiiiiii!!!!!

     
                                                   




                                                                              

Uomini con il volto

Clark Kent ,paladino della giustizia, si cambia in un batter d'occhio
  perchè il bene deve sempre trionfare
Vola Superman...!!


Alura....



                                                                           
                                                                                 

                                                                                   






sabato 19 maggio 2012

La Musica

Già.. La Musica. L'altra cosa che ha reso la mia vita speciale.
Questo il mio umile tributo a questa fonte inesauribile di gioia ed  ispirazione, che ogni giorno sconvolge e accarezza la mia anima.
Scusate l'ennesima pisciata fuori dal vaso ma in questo spazio voglio condividere la mia emozione con voi, amici miei... See ya on the road guys!
L

Music lies in the hands of love

giovedì 17 maggio 2012

Approposito di fotografia

Scusate l'argomento totalmente "off topic" (le moto 'sto giro non c'entrano na mazza..), ma in riferimento al link che vi ho proposto l'altro giorno, quello di longwalk.it del mio amico Claudio Giovenzana, vorrei condividere con voi la mia soddisfazione di essere stato pubblicato su National Geographic. Sono un macrofotografo con un paio di pubblicazioni all'attivo e, in questo caso, tra le sedici foto selezionate dalla Bibbia sulle migliaia inviate, c'è la mia. Per chi volesse curiosare giro il link
Eccolo: http://www.nationalgeographic.it/fotografia/2012/05/14/foto/la_mia_foto_il_meglio_di_aprile-1007620/3/?fb_comment_id=fbc_10150847060574232_22414962_10150855061619232#f1ba61a6dc
Scusate ancora l'intrusione ma, siccome siete miei amici, mi sono sentito di farlo.
Un abbraccio

lunedì 14 maggio 2012

Il raduno fantasma poteva  farlo solo chi ha inventato il  "Senzafretten " senza fretten, senza raduno, senza.....
è proprio  il massimo, trarre  profitto dal nulla.
Nessun rammarico per la mia forzata assenza, ma tanta , tanta voglia di esserci alla........ prossima.
Un abbraccio


Thor

Il raduno fantasma




“ Ciao bro! Sabato si fa prendere aria ai cavalli? C’è un bel raduno nelle colline Biellesi.. Ti va?”
“Si dai..perfetto!”
“Ok, ti mando mail con la locandina e la strada così gli dai un’occhiata anche tu”
“Molto bene!”

Questa, parola più o parola meno, è stata la conversazione che ha preceduto il bel run che ci siamo inventati per il sabato. Tutto è stato perfetto: ottimo clima con un bel sole, strade poco trafficate e paesaggi bellissimi che, una volta arrivati in zona raduno,  alternavano colline a montagne. Queste ultime, le Alpi Biellesi,  ricordavano, con quelle nubi nere che le accarezzavano, le misteriose ed affascinanti Terre di Mordor di Tolkienana memoria. Paesaggi maestosi e suggestivi, di quelli che ci si augura sempre di avere stampati davanti alla faccia quando si va in moto.
Ma torniamo al raduno. Il problema era che noi non lo riuscivamo a trovare. Niente da fare.. Eppure il paesino che lo avrebbe dovuto ospitare era dannatamente piccolo, uno di quelli in cui un’adunanza di chiassose bilicindriche  come le nostre avrebbe dovuto accrescere drammaticamente il numero di anime che normalmente lo popola, rendendolo facilissimo da trovare e piacevolmente rumoroso. Invece niente.. Dopo poco tempo, quando quel dubbio che prima solo timidamente bussava nelle nostre teste ha incominciato a prenderci a calci, e dopo una rapida rilettura alla locandina che ci eravamo portati, abbiamo realizzato la megacappella che solo due artisti, o due coglioni, possono combinare, e cioè presentarsi un mese prima della data..!!
Insomma, ci siamo piegati dal ridere perchè ci vuole davvero classe. Certo, il giro, raduno o meno, è stato molto bello ed era quello che volevamo fare. Molte volte la meta è solo una scusa per tracciare una rotta su una cartina e fare della strada insieme, e così è stato.
L’ottimo menù a base di asparagi della zona è stato il lapalissiano volgere al termine della divertente spedizione dei due storditi verso  i bellissimi panorami della Linea Insubrica, che delimita la fascia alpina dalla zona prealpina.
Da riproporre, raduno a parte.



                                
                                                         L'uomo senza volto
                                                 





















mercoledì 9 maggio 2012

Sito di un amico, grande motociclista/fotografo/psicologo (in ordine sparso..)





Proprio così!
Vorrei invitarvi a fare un giro sul sito di Claudio che da anni girovaga per il mondo con il suo Guzzi ( tuffo al cuore ripensando alla mia V350 nel lontano 1990..) e la sua tenda. Claudio è, inoltre, uno straordinario fotografo con all'attivo delle collaborazioni importanti (National Geographic). Il suo lavoro è straordinariamente interessante così come il risultato dei suoi lavori che si traduce, tra l'altro, in bellissimi Ebook che dal suo sito sono in vendita a cifre irrisorie: ve ne consiglio la lettura per la straordinaria qualità delle immagini, delle descrizioni e dei racconti. Vi raccomando anche la visione, sempre dal sito, dei suoi movies perchè sono mini-films bellissimi. Per chi fosse interessato ci sono anche dei validi tutorial riguardo le sue tecniche fotografiche.
L'ultima sua calata qui nel bel paese risale all'estate scorsa. In una serata a casa mia, con annessa gradazione alcolica di degnissimo livello, abbiamo scambiato idee e racconti su foto e moto (sono un maniaco della macrofotografia con qualche pubblicazione all'attivo..ma questa è un'altra storia), passando una bellissima serata. Ci siamo sentiti qualche giorno fa e ci siamo proposti di non escludere un bel giro con le motorette qui da noi, appena si concretizzerà la sua prossima rimpatriata. Siete tutti invitati naturalmente..
Il sito è qui:   www.longwalk.it

Fatemi, ed eventualmente fategli, avere qualche feedback.
Grazie amici
L

giovedì 3 maggio 2012

Tuscany Roads

Piccolo reportage d'immagini del bel weekend tra le Crete Senesi. Paesaggi e strade meravigliose. E' stato realmente come trovarsi dentro la classica, meravigliosa cartolina dalla Toscana. Tanti kilometri e tanta vita.
La "1811 reunion", poi, è stata la doverosa chiusura del fine settimana.
L





















1811 REUNION
(UNDER THE RAIN)